BORDERLESS OKUS: l’enogastronomia come occasione di scoperta di una terra senza confini

FOODLAB

Il progetto “BORDERLESS OKUS” promuoverà l’enogastronomia come mezzo per esplorare il Carso transfrontaliero e le aree limitrofe, sensibilizzando sull’importanza della conservazione culturale e sostenibile attraverso la formazione per addetti ai lavori, residenti e turisti. Il GAL Carso LAS Kras ricopre il ruolo di Lead Partner nel progetto, collaborando con il partner ORA Kras in Brkinov per coordinare l’intero programma.

Gli obiettivi principali del progetto sono due: il primo è incentrato sulla formazione degli addetti al settore della ristorazione, dell’alberghiero e del turismo affinché comprendano l’importanza del cibo e del vino locali come chiave di sviluppo per successo e competitività. Il secondo mira a sensibilizzare sull’importanza della preservazione e cura del paesaggio, della cultura e dei metodi tradizionali per la produzione del vino, della cucina e del cibo dell’area identificata, con particolare riferimento alla malvasia).

Un primo filone riguarda dunque la formazione enogastronomica, rivolta sia al settore business (Ho.Re.Ca., guide naturalistiche, guide turistiche, ecc.) che ai consumatori finali, ovvero i turisti che partecipano agli eventi culturali tra Gorizia e Nova Gorica. L’obiettivo è migliorare la conoscenza e l’apprezzamento dei prodotti enogastronomici locali. Tali momenti formativi verranno organizzati tramite veri e propri laboratori esperienziali, chiamati Foodlab.

Un secondo filone invece si concentrerà su tre eventi dislocati in diverse località del territorio, con il vino Malvasia come elemento centrale. Questo vino unisce i vignaioli da Koper a Venezia, passando per Udine, Cividale, Collio, Brda, Vipavska Dolina e Carso.

Ad arricchire ulteriormente l’intero progetto ci sarà un elemento culturale distintivo: la creazione di un libro a fumetti che racconti le storie, i siti di interesse e l’enogastronomia locale sotto forma di storie emozionali, tradotto e pubblicato in quattro lingue: italiano, sloveno, tedesco e inglese.

Il progetto è cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Interreg Italia-Slovenia con il fondo per piccoli progetti GO! 2025.