Oltre 130 questionari con idee per il Carso. «Il futuro del territorio è nelle mani di imprenditori e organizzazioni rurali»

L'evento del GAL a Sistiana, 13.04.2016

Il GAL Carso ha raccolto in 40 giorni da cittadini e imprenditori del Carso oltre 130 questionari contenenti idee progettuali e visioni per lo sviluppo del nostro territorio di campagna. David Pizziga, presidente del GAL, ha commentato: «Da una primissima occhiata fatta dal GAL, si tratta di idee giunte soprattutto da imprenditori e cittadini interessati allo sviluppo rurale e in particolare all’agricoltura locale, a tutta la filiera enogastronomica, al turismo e al mantenimento del nostro paesaggio».

E’ così chiusa la prima fase della Consultazione col territorio basata soprattutto sulla raccolta di idee progettuali per lo sviluppo del Carso. Ricordiamo che il GAL, partendo da una valutazione delle idee, assieme a degli esperti e agli operatori del territorio, lavorerà per scrivere la Strategia di Sviluppo Locale e consegnarla entro agosto alla Regione Friuli Venezia Giulia. Se la Regione approvasse questa Strategia e le idee in essa contenute, il GAL darebbe a disposizione del territorio 2.250.000 € dal 2017 fino al 2022.

Il metodo della ConsultazioneRacconta il Presidente del GAL, David Pizziga: «Il nostro lavoro in queste settimane non si è concentrato solo nel chiedere agli imprenditori l’invio di questionari con idee per il futuro. A partire dal 21 marzo lo staff del GAL ha partecipato a oltre 20 eventi sul territorio, sia nel Carso in provincia di Trieste che in quello goriziano. Abbiamo incontrato viticoltori, olivicoltori, produttori di erbe officinali, formaggio, miele. Gli imprenditori locali hanno chiesto di organizzare tavoli sulla filiera del prosciutto, dei bovini e degli ovini, nonché sul mantenimento della landa carsica e in tutti questi casi anche diverse istituzioni pubbliche di riferimento hanno voluto contribuire con pareri consultivi e la presenza del loro personale. Abbiamo incontrato le organizzazioni degli artigiani ed è stata confermata la sensazione che il fine tessuto socio-economico rurale, fatto di famiglie e identità, sia fatto anche da loro. Ci hanno chiesto attenzione i soggetti che si occupano di inclusione sociale, come gli enti locali e le cooperative di settore.

«Grazie a un puntuale lavoro sul territorio promosso dalla Provincia di Gorizia, abbiamo incontrato anche sul goriziano ristoratori, giornalisti, intellettuali, imprenditori, amministratori pubblici, le Pro Loco».

Continua Pizziga: «mentre gli altri eventi sono stati organizzati per volontà di chi vive il territorio, il GAL, invece, ha promosso un partecipatissimo tavolo di lavoro sul turismo sostenibile. Decine di operatori come affittacamere, b&b, imprenditori di agriturismi e guide turistiche si sono già trovati quattro volte in eventi ad hoc».

Ricorda Pizziga: «Fortunatamente i mezzi di comunicazione ci hanno dato tanta attenzione. Non solo siamo stati presenti sui social media di nostra iniziativa, ma anche i giornalisti di Il Piccolo, Primorski Dnevnik, Tele4 e Rai3 hanno scelto di dare parecchia copertura al nostro lavoro».

Il GAL ha proposto di organizzare eventi per tematica e per territori comunali agli enti locali e a un lungo elenco di organizzazioni che si occupano di agricoltura, territorio, artigianato. Il GAL ha inoltre proposto alle scuole e ai dopo-scuola di far inviare ai bambini e ai ragazzi del territorio disegni e temi sul futuro del Carso.

Afferma Pizziga: «nel nostro approccio inoltre, con l’obiettivo di aiutare le idee del territorio a crescere come qualità, ci sono anche le partnership concrete con Area Science Park, PromoTrieste, Mib School of Management. Grazie a questi partner e al dialogo con PromoTurismoFvg e i GAL di Istria e Carso in Slovenia, contiamo non solo di far crescere le capacità imprenditoriali dei nostri concittadini e di promuovere sinergie. Puntiamo anche ad aiutare le aziende con più mezzi finanziari da sorgenti esterne al GAL. Pensiamo ai finanziamenti turistici regionali, i programmi di cooperazione transfrontalieri, i fondi POR-FESR e quelli FSE».

Conclude Pizziga: «Coerentemente con le linee guida sul lavoro dei GAL arrivate da Bruxelles, il GAL è pertanto in ascolto del territorio: un orecchio è stato girato verso le istituzioni tradizionali e un altro orecchio ai vari imprenditori che hanno in testa un’idea da sviluppare e hanno bisogno di consulenza e fondi per tradurla in denaro, lavoro e mantenimento del nostro eco-sistema. Ora tutte le idee che sono state scritte e dette verranno valutate da una Equipe Tecnica scelta dal GAL per garantire indipendenza a tutti. Restiamo a disposizione di tutti quelli che hanno un’idea concreta. Il futuro del Carso è nelle mani di imprenditori e organizzazioni rurali».

Hai un’idea per il Carso?
Scrivici a info@galcarso.eu

Allegati:
foto degli eventi di Consultazione del territorio del GAL Carso (su Flickr.com) 
linee guide dell’Unione Europea sull’ascolto del territorio da parte dei GAL (pdf)