Giovedì 16 settembre 2021, i sindaci dei comuni dell’area del Carso transfrontaliero si sono riuniti presso la Sala dei Cavalieri del Castello di Štanjel con l’obiettivo di fare il punto sullo stato dei lavori circa l’istituzione del geoparco transfrontaliero, che sta nascendo nell’ambito del progetto GeoKarst, nonché l’istituzione del Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT), che fungerà da forma organizzativa del futuro geoparco.
Erano presenti il “padrone di casa”, il sindaco del Comune di Komen – Erik Modic, e i sindaci o i loro vice: David Škabar (Sežana), Saša Likavec Svetelšek (Hrpelje Kozina), Alenka Štrucl Dovgan (Divača), Mauricij Humar (Miren Kostanjevica), Fabio Vizintin (Doberdò del Lago), Luca Pisk (Savogna d’Isonzo), Sandy Klun (San Dorligo), Walter Pertot (Duino Aurisina), Monica Hrovatin (Sgonico), Tanja Kosmina (Monrupino), nonché i direttori del Parco delle Grotte di Škocjan Stojan Ščuka, Aleš Vodičar in qualità di direttore dell’Agenzia di sviluppo ORA Krasa in Brkinov e il presidente del GAL Carso David Pizziga.
La responsabile del progetto GeoKarst Katja Fedrigo e il coordinatore della stesura degli atti per l’istituzione del GECT Aleš Vodičar hanno presentato gli obiettivi del geoparco, che sono: la collaborazione, la promozione e la visibilità, la coerenza e l’unità, la conservazione dell’identità del Carso, lo sviluppo sostenibile, nuove idee imprenditoriali e, di conseguenza, nuovi posti di lavoro, nonché l’iscrizione del geoparco transfrontaliero nella rete globale dei geoparchi dell’UNESCO.
Già nella prima riunione, svoltasi alla fine del 2020, l’iniziativa di istituire un GECT è stata valutata come la forma organizzativa più appropriata per il funzionamento del geoparco. All’ora, l’iniziativa è stata valutata positivamente da tutti i rappresentanti dei comuni del Carso presenti. Successivamente si sono svolte ancora due riunioni con i rappresentanti dello SVRK (Ufficio governativo per lo sviluppo e la politica di coesione europea) e del MJU (Ministero della Pubblica Amministrazione).
Sulla base delle informazioni ricevute dal competente Ministero della Pubblica Amministrazione sloveno, che sostiene l’idea dell’istituzione, l’evento a Štanjel è servito per presentare le varie azioni che verranno introdotte. Il prossimo passo riguarda l’adozione della convenzione e lo statuto del nuovo GECT da parte di comuni coinvolti, dopo di che i due governi di Slovenia e Italia dovranno dare il loro consenso.
Nel dibattito che ne è conseguito, i rappresentanti comunali hanno ribadito nuovamente il loro sostegno. Seguirà la stesura delle norme giuridiche e l’elaborazione del piano economico finanziario.
Gli atti saranno redatti dai coordinatori del progetto, l’agenzia di sviluppo ORA per la parte slovena, e il GAL Carso per la parte italiana. L’obiettivo è di avere tuto pronto entro la primavera del prossimo anno.