I piccoli viticoltori del Carso scelgono l’innovazione tech, col progetto GAL

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Ha avuto almeno un esito positivo la serie di incontri organizzati nell’ambito del progetto Interreg Ita-Slo denominato “Fish Agro Tech CBC” per mettere in comunicazione il mondo della ricerca e dell’innovazione e quello del settore primario, in particolar modo dell’agricoltura e della pesca.

Le possibilità in questi settori stanno evolvendo rapidamente, grazie anche all’attenzione mediatica a cui viene sottoposto il cibo, i prodotti alimentari e i processi di produzione. Il tema è stato approfondito in un Seminario precedente, “Agrifood 4.0: Un seminario sul cibo nell’epoca digitale” a cui molti produttori hanno partecipato. Tramite l’utilizzo di alcune nuove tecnologie è possibile evitare o perlomeno limitare l’intervento della chimica in una zona come il Carso, che si sta riscoprendo votata alla coltivazione biologica. La presenza di boschi, prati e zone non coltivate permette il contenimento di malattie e parassiti, ad esempio la temuta cimice asiatica, e consente di ottenere un prodotto che nel suo ciclo utilizza poche sostanze chimiche o di sintesi. Molte aziende stanno quindi affrontando un processo di conversione verso il biologico, accogliendo così le richieste dei consumatori.

Particolarmente attratti dalle soluzioni innovative proposte in precedenza, i viticoltori carsolini hanno richiesto e organizzato degli appuntamenti, approfondendo in particolare un progetto proposto da PrimoPrincipio, che si chiama WiForWine, e che consente, tramite una stazione meteo installata nei vigneti, di raccogliere dati sul benessere dello stesso.

Durante questi appuntamenti è emerso come i produttori del Carso siano disposti ad aiutarsi e a far fronte comune per investire in soluzioni e strategie che migliorino le loro aziende, permettendo di preservare il territorio, ora in loro mano, ma che domani sarà in mano ai loro figli. I viticoltori hanno accolto questa soluzione con molto entusiasmo, aiutandosi anche economicamente, per coprire una zona maggiore del Carso, dividendo quindi costi e benefici che affrontati da soli possono essere onerosi per un’azienda. Il dialogo fra viticoltori e aziende Hi-tech del territorio può essere inclusivo ed entrambe le parti spesso hanno lo stesso fine: il miglioramento del tessuto economico e di ciò che offre, il rispetto per la nostra terra e per ciò che otteniamo da essa, migliorando l’uso che ne facciamo e i prodotti che ne ricaviamo. Vengono anche accolte sia le richieste dei consumatori, che si stanno sempre di più orientando verso prodotti che rispettano e tutelano il territorio di origine, sia delle persone che abitano o vivono il territorio che possono quindi godere di un ambiente poco inquinato.

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Entrando nel merito di WiForWine, il software presente nella stazione meteo trasmette i dati raccolti al proprietario che può quindi essere subito aggiornato sul suo smartphone o su altri device dello stato del suo vigneto e può agire in tempi rapidi nel caso in cui si manifestino situazioni di rischio, raccogliendo informazioni che permetteranno di stilare uno storico che può essere utile in fase di programmazione della stagione.
La scelta di un prodotto altamente tecnologico, che sfrutta tecnologie IoT, Internet of Things, e Dss, Decision Support System, permette alle persone di compiere scelte che saranno più facili e tempestive. L’utilizzo d queste tecnologie permette una migliore gestione del personale e del territorio, non andando, ad esempio, ad effettuare trattamenti dove non necessari, o trattando solamente le zone colpite da malattie come Peronospora e Oidio. Questo comporta un risparmio economico, evitando l’acquisto di prodotti, limitando i costi dovuti all’utilizzo di macchine e del personale impiegato. Ciò permette alle persone di migliorare la gestione del proprio tempo della propria azienda, rendendola più competitiva e dunque remunerativa.

Tecnologie che fino a poco tempo fa apparivano ad uso esclusivo dei Social media o delle grosse aziende informatiche, possono avere un’applicazione anche nelle piccole realtà. Il GAL Carso ha fatto dello sviluppo tecnologico in agricoltura un suo cavallo di battaglia e cerca soluzioni innovative che possono migliorare il lavoro, oltre che la vita, dei nostri produttori e consumatori. Presenta risposte e si occupa di semplificare la comunicazione fra i vari agenti del territorio, facilitando anche soluzioni alternative al finanziamento pubbliche e attivandosi per far accordare i privati fra di loro. WiForWine è inoltre una soluzione cofinanziata dai PID tramite voucher sull’innovazione tecnologica della Camera di Commercio.

Per maggior informazioni a riguardo scrivici una mail a info@galcarso.eu